venerdì 6 aprile 2012

Andrea Quadri - Viaggio in Bosnia: le tappe, i fatti


GIORNO 1
Ci troviamo tutti di prima mattina in autostazione. Le facce sono tutte assonnate, ma felici per il viaggio che interrompe la monotonia scolastica.
Partenza verso Trieste: ci aspetta un viaggio lungo, ma non il più lungo e questo ci rende felici.
Una volta giunti a Trieste, visitiamo la città e io personalmente resto molto colpito dalla Piazza Unità d'Italia e dalle condizioni meteo: sole splendente e temperatura superiore ai 20°.
Nel primo pomeriggio , partenza per ljubjana, dove ci attendono la visita della città e il pernottamento in hotel.

GIORNO 2
Prima colazione seguita da notizia bomba! Al povero Tommaso, il  nostro autista, viene rubato il portafoglio. Questo fatto provoca un ritardo di cinque ore sulla tabella di marcia, che vengono subito sfruttate per una ulteriore e approfondita visita della città.
Nel pomeriggio, incontriamo Edward, il nuovo autista che ci accompagnerà per il resto del viaggio.
Ha inizio la parte più lunga e distruttiva dal punto di vista fisico del nostro viaggio d’ istruzione: verso Sarajevo, un viaggio in pullman durato dieci ore, che ci ha portati fino al nuovo hotel che ci ospiterà per quattro notti.

GIORNO 3
Un altro cambio di programma ci accompagna nel nostro viaggio: invece di recarci a Tuzla, incontriamo il Generale, che ci spiega come si è svolta la guerra a Sarajevo. Finita la spiegazione, la scolaresca si divide in due gruppi: noi proseguiamo la visita di Sarajevo, in cui è da segnalare la presenza delle quattro case di Dio, situate a una distanza ridottissima l’una dall’ altra. Poi, un pasto a base di Cievapcici, pietanza tipica bosniaca (N.B. unica notazione culinaria!). Una volta che la nostra pancia è piena e noi riposati, ci rechiamo a visitare il TUNEl , ovvero i veri e propri resti del tunnel utilizzato durante la guerra per rifornire la città di viveri e armi.
La sera siamo accompagnati dai professori in un disco-pub, nel quale ci imbattiamo in una deliziosa “pivo” a prezzi molto ridotti.

GIORNO 4
Questo giorno assieme al quinto sono quelli che ha mio parere hanno segnato maggiormente dal punto di vista emotivo questo viaggio.
La mattina ci siamo recati a Srebrenica e abbiamo visitato il cimitero dove si trovano le vittime finora riconosciute del genocidio.
Oltre a questo cimitero, abbiamo visitato un edificio della N.A.T.O., nel quale abbiamo visto un filmato veramente carico di emozioni e visitato i vari locali occupati dalle forze militari.
Prima di tornare a Sarajevo, abbiamo fatto un rapido tour in pullman della cittadina.

GIORNO 5
Partenza con destinazione Tuzla. Una volta giunti a Tuzla,  ci rechiamo a visitare un centro doposcuola, creato per evitare ai bambini la vita di strada, pur andando contro alla volontà dei genitori.
Visita della città interrotta da una fermata in un cimitero, nel quale Massimo ha eseguito  un’ opera di Mozart. Nel cimitero lo sguardo si sofferma sulle date di nascita dei deceduti e la maggior parte risulta più giovane di noi; il più giovane in assoluto era un bambino di tre anni.
Un volta visitata la città, prima di tornare a Sarajevo, ci rechiamo in una comunità dove ascoltiamo i membri dell’ associazione “Adottando”, che ci spiegano come si svolge il loro lavoro.
In questa occasione si è svolta una partita di calcio tra alcuni ragazzi italiani e alcuni ragazzi della comunità. La partita è stata piacevole e ricca di emozioni le due squadre si sono impegnate moltissimo e si sono divertiti tutti.

GIORNO 6
Partenza per la Croazia, e precisamente verso Dubrovnik (ex Ragusa); la tappa intermedia è stata la cittadina di Mostar.
A Mostar ci viene raccontata la storia del ponte e della città da quando fu fondata alla guerra.
Visitato Mostar, partiamo alla volta di Dubrovnik, dove, dopo esserci sistemati in hotel e dopo aver mangiato, con i professori abbiamo fatto un “mini tour serale” del centro della città, con tappa finale in un pub sul molo.

GIORNO 7
La mattina ci rechiamo negli stessi luoghi visitati la sera precedente, fatta eccezione per la visita delle mura che circondano la città: un percorso lungo circa due chilometri e fatto completamente in senso contrario dalla nostra scolaresca.
Una volta completato il giro delle mura e procacciatici il pranzo e la cena per conto nostro, il professore Veronesi ci fa accompagnare dagli autisti in una spiaggia, dove abbiamo preso il sole e i più volenterosi hanno fatto un tuffo in un mare Adriatico completamente diverso da quello che si può vedere ad esempio sulla riviera Romagnola.
Una volta che eravamo tutti asciutti, siamo partiti verso Spalato, dove ci siamo imbarcati sul traghetto: io ero un po’ agitato, perché era il mio primo viaggio in traghetto, che ci ha portati fino ad Ancona.

GIORNO 8
Viaggio Ancona-Bologna: fine di un viaggio meraviglioso, fatto insieme a persone fantastiche.
In questo diario ho messo inserito pochissime delle emozioni che ho provato, perché a mio parere, per comprendere le nostre sensazioni, bisogna viverle sulla propria pelle e dato che le emozioni sono soggettive ognuno può provare emozioni diverse …

Nessun commento:

Posta un commento