martedì 21 febbraio 2012

LUCA LANZA - "La mia unica arma è la fede"






Visitando il Museo Civico del Risorgimento di Bologna, fra i tanti cimeli conservati mi ha particolarmente colpito il quadro rappresentante Ugo Bassi. 
In questo dipinto, dalle grandi dimensioni, è raffigurato Ugo Bassi circondato da alcuni soldati; uno di essi, sicuramente austriaco considerando l’uniforme bianca da lui indossata, gli punta addosso il fucile, mentre sembra dirgli “Sappiamo che nascondi un’arma”. A quei tempi chi nascondeva un’arma era severamente punito: in risposta al soldato, Ugo Bassi apre la tonaca e gli mostra il crocifisso, come per dire “Ecco, questa è la mia unica arma”, riferendosi ovviamente alla fede. 

venerdì 3 febbraio 2012

FABIO ZUCCONI - Realtà vera e realtà virtuale: quale scegliere?


Viaggio alla scoperta dei mondi virtuali

La realtà virtuale è un sistema totalmente immersivo in cui (quasi) tutti i sensi umani possono essere utilizzati. Questi sistemi consistono solitamente nei videogiochi e nei computer, i quali coinvolgono l'utente in modo talvolta eccessivo. Impiegati, studenti, casalinghe, insospettabili professionisti, pensionati: è ricco e vario il popolo che frequenta gli spazi virtuali della rete, vivendo una seconda vita con un nome fittizio in una community a tre dimensioni. Pensato inizialmente come un gioco di ruolo, oggi il mondo virtuale rischia di sostituirsi alla realtà. Con quali conseguenze? In primo luogo, la realtà virtuale non è da considerare completamente negativa. Infatti la rete offre la possibilità a coloro che si ritengono insoddisfatti un “escamotage”, una via d'uscita dalla vita reale: vivere una seconda vita virtuale dove realizzare le aspirazioni tradite, assumendo una nuova identità.
Il simulatore virtuale Second Life consiste proprio in questo: gli utenti possono creare un personaggio, un alter ego che rispecchi alla perfezione tutte le caratteristiche che essi non posseggono. Second Life è vero e proprio universo virtuale, plasmato a proprio uso e consumo da chi vi abita, è un ambiente che evolve secondo l'utilizzo che ne fa chi ci vive. Il mondo virtuale di un gioco elettronico è del tutto coerente perché è stato pensato per esserlo. Il mondo reale invece è imprevedibile e per questo il primo diventa per tanti il mondo ideale in cui stare. Second Life sembrerebbe quindi il paese delle meraviglie agli occhi dei più, ma non è tutto oro quel che luccica. Infatti è scientificamente provato che la realtà virtuale crea dipendenza, in quanto coloro che in un primo momento vengono a contatto con questa realtà alternativa, in seguito riescono difficilmente a farne a meno. E ciò può causare guai seri alle vite delle persone. Per esempio, nel 2008 una donna inglese tradì virtualmente il marito con un altro uomo sulla piattaforma precedentemente menzionata. Il marito, dopo esserne venuto a conoscenza, chiese subito il divorzio nonostante il fatto non fosse accaduto realmente. È preoccupante pure il caso di una donna che assunse un detective virtuale per spiare il marito e coglierlo in flagrante con l'amante (anch'ella virtuale). Questi casi di ossessività patologica sviluppati all'interno della rete sono la prova lampante che alcuni tipi di persone perdono completamente la ragione e il controllo di sé stessi all'interno della realtà virtuale, tanto da non saper più distinguere tra realtà e finzione. Nella realtà virtuale si rischia di trovarsi davanti qualcosa di cui non si è artefici in prima persona, perché quella curiosa macchina che è il computer si è presa degli spazi, dei margini d'iniziativa nei nostri processi di costruzione della realtà. In ultima analisi, è interessante notare l'effetto della realtà virtuale sugli adolescenti. Recentemente, ha avuto successo una nuova cantante nipponica le cui canzoni stanno facendo innamorare i fan giapponesi.
Il suo nome è Hatsune Miku, 16 anni, capelli verdi e occhi azzurri. Ha totalizzato ben 30 milioni di visualizzazioni su YouTube dal 2007 ad oggi. Fino a qui sembra (quasi) tutto normale se non fosse per il fatto che la cantante in questione non esiste. Hatsune infatti non è altro che un personaggio immaginario, un animazione 3D creata con un proiettore olografico. Tuttavia ella è in grado di girare video e tenere concerti come una vera pop-star. Le sue fan si vestono addirittura come lei e sognano una carriera nel mondo della discografia. Questo fenomeno, anche se non del tutto negativo, fa riflettere su quanto sia facile condizionare ed influenzare le menti dei più giovani, i quali possono cacciarsi in guai seri se viene inculcato loro un messaggio sbagliato. Per questo motivo è consigliabile limitare ai giovani (ma non solo) l’accesso alla realtà virtuale in quanto l’abuso come precedentemente dichiarato arreca gravi danni a livello psicofisico e sociale.

MASSIMO AMADORI - Ugo Bassi: Fede e impegno civile



Ugo Bassi nacque a Cento (Ferrara) nel 1801; nel 1821,forse in seguito ad una delusione d' amore, pronunciò i voti a Roma e divenne un padre barnabita. Da quel momento predicò il Vangelo in tutta Italia vivendo in povertà. 
Durante i moti del 1848 si schierò dalla parte dei patrioti, diffondendo lo spirito rivoluzionario fra il popolo. Combattè a Venezia per la repubblica e contribuì poi alla fondazione della Repubblica Romana. Quando quest' ultima cadde, fuggì verso Venezia, ma fu arrestato il 2 agosto 1949 nei pressi di Comacchio e l' 8 agosto fu fucilato a Bologna senza processo. La sua vita dimostra che è possibile conciliare fede e inpegno civile.

giovedì 2 febbraio 2012

LORENZO PANCALDI - Un diploma carbonaro



In Italia nel 1820-21 prima, e nel 1831 poi, si verificarono moti insurrezionali che puntavano alla promulgazione di una costituzione. Questi moti erano organizzati da società segrete, come la Carboneria, affiliata alla Massoneria. Facevano parte della Carboneria ufficiali, aristocratici, intellettuali, borghesi. I membri dovevano mantenere un comportamento di assoluta segretezza.


Proprio per questa ragione, i manifesti e le carte carbonare presentavano simboli e sigle comprensibili solamente ai membri di queste società, come testimonia il diploma carbonaro in figura. Per esempio, la vanga e la pala indicano l’obbligo dei carbonari di diffondere le proprie idee; la stella, che è formata dalla catena, è il simbolo di unione dei carbonari, dei quali il sole illumina l’attività. Ci sono anche simboli che denotano la pazienza, l’incorruttibilità, la prudenza e altri ancora.
All’interno della stella sono presenti due sigle: “AGDGMDU” sta per “Alla gloria del gran maestro dell’universo”, mentre “SGADNPST” sta per “Sotto gli auspici del nostro protettore S. Teobaldo”. Inoltre, in basso a sinistra, è presente la fascia tricolore, che rappresenta la Carboneria, mentre a destra è stampato il simbolo della società: un pugnale incrociato con una penna d’oca.
La Carboneria aveva il difetto di non avere un’organizzazione che permettesse di mettere in comunicazione le diverse iniziative ed era anche un po’ troppo ristretta e chiusa. Forse è per questo che i moti del 1821 e del 1831 non riscossero grande successo.