lunedì 23 gennaio 2012

SUSANNA REGAZZI - Coccarde e insegne tricolore


L'usanza, nata durante la rivoluzione francese, di portare appuntata sulla veste una coccarda o al collo una sciarpa coi colori nazionali (il bianco del Re e il blu e il rosso della città di Parigi), fu poi ampiamente imitata in Italia durante il Risorgimento.
Durante le campagne napoleoniche, infatti, nel nostro Paese si diffuse il tricolore francese per identificare i rivoluzionari, e in seguito si sostituì il blu con il verde, come conseguenza di un atteggiamento più patriottico, in quanto la divisa della Guardia Civica milanese era di questo colore. Il bianco e il rosso, dopo la rivoluzione francese, erano invece diventati simbolo della rivoluzione, intesa come affermazione della sovranità del popolo e della libertà per il Paese.
La sciarpa e la coccarda erano simboli di riconoscimento fra i patrioti ed emblema di rivendicazione pubblica della lotta per l'unità. Spesso erano cucite dalle mogli dei borghesi patrioti, le quali partecipavano in questo modo all'ideale politico.
Questi segnali nacquero dal bisogno degli Italiani rivoluzionari di riconoscersi in un simbolo unico, che suscitasse un sentimento di appartenenza a una nazione, per costituire la quale bisognasse unire i propri sforzi e le proprie passioni.

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