domenica 29 gennaio 2012

SOFIA ARANCIOTTA, GIULIA BERNARDINELLO - Uniformi e nazione
















Questo capo di abbigliamento rappresenta la divisa della Guardia Nazionale.
La Guardia Nazionale fu istituita per la prima volta in Francia nel 1791 allo scopo di mantenere l’ordine pubblico e rappresenta una delle prime attuazioni dei principi della Rivoluzione francese.


A Bologna i primi reparti furono costituiti in seguito all’ingresso delle truppe di Napoleone Bonaparte, avvenuto il 18 giugno 1796: la città acquistò l'indipendenza e i giacobini bolognesi formarono questo corpo di polizia.
La città fu divisa in 4 cantoni, a ciascuno dei quali furono assegnati due battaglioni, composti dai cittadini di età compresa fra i 18 e i 50 anni.
Dopo l’ingresso degli Austriaci a Bologna, il 21 marzo, la Guardia fu sciolta, e fu poi ripristinata e abolita più volte nel corso degli anni Trenta dell’Ottocento. Nel luglio 1847 Pio IX autorizzò la costituzione di una Guardia Civica in tutto lo Stato pontificio, che i cittadini più vicini alla corrente mazziniana non tardano a considerare come il preludio di un esercito cittadino volto alla conquista dell’indipendenza dell’Italia.


Le uniformi dei soldati italiani erano estremamente piccole in proporzione agli uomini di oggi. Ciò fa intuire come potesse essere diffuso uno stile di vita non salubre, caratterizzato dalla mancanza di riscaldamento in casa, da una mal nutrizione dovuta alla scarsa assunzione di cibo e dalle eccessive ore di lavoro.
Più era alto il grado della carica che veniva ricoperto, più le uniformi erano grandi. questi fattori possono essere ricollegati a una condizione più privilegiata e dunque a maggiore disponibilità di cibo e agi. Inizialmente le uniformi avevano solo i due colori dello stato della chiesa, il bianco e il verde. La successiva aggiunta del rosso ha fatto sì che esse rappresentassero l'uniforme ufficiale del corpo italiano.

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