lunedì 23 gennaio 2012

CHIARA LORENZINI- Il tricolore italiano


Ciò che più mi ha colpito del Museo del Risorgimento è il tricolore italiano. Oggi questa bandiera è molto importante per il nostro paese, perché ci permette di contraddistinguerci come nazione, ed è per questo che ho ritenuto importante analizzarne la storia, senza contare che l'argomento può essere ricollegato alla mia tesina d'esame, poiché le prime bandiere tricolori furono cucite dalle donne favorevoli alla causa nazionale.
Il tricolore italiano si ispira alla bandiera francese, che si diffuse in Italia durante le campagne napoleoniche. La bandiera è composta da tre bande verticali di uguale grandezza: una verde, una bianca e una rossa. Si scelse questo disegno perché ricordava la Rivoluzione Francese e ne riportava alla memoria gli ideali di libertà, uguaglianza e fraternità.
Il verde simboleggiava la speranza, ma aveva un secondo significato: poiché il verde era il colore della Guardia Civica Milanese, esso venne a rappresentare coloro che avevano combattuto per la libertà italiana. Il bianco simboleggiava la fede cattolica (che era professata dalla maggior parte del territorio italiano) e le Alpi, famose per i loro ghiacciai. Infine, il rosso indicava il sangue che era stato versato per ottenere l'Italia.
La nascita del Tricolore si deve a due studenti, Luigi Zamboni di Bologna e Giovan Battista de Rolandis di Castell'Alfero, che nel settembre del 1794 si riunirono per deciderne i colori. Le prime bandiere e coccarde tricolori furono cucite dalla madre e dalla zia di Luigi Zamboni nel "Canton dei Fiori".

Una prima versione del Tricolore fu usata come Vessillo Militare dei Cacciatori a Cavallo della Legione Lombarda e fu esibito dai patrioti che nel 1796 si arruolarono nell'Armata d'Italia per combattere contro l'Austria.
Sotto il dominio francese il tricolore italiano ebbe varia fortuna. Quando nel 1796 nacque la Repubblica Cisalpina, fu decisa per questa una bandiera nazionale composta da tre bande orizzontali. Al centro vi erano le iniziali R e C, che indicavano la repubblica, e una faretra con quattro frecce, che rappresentavano le quattro province originali della Repubblica (Bologna, Ferrara, Modena e Reggio); il tutto era coronato da una corona d'alloro.
Nel 1802 Napoleone si proclamò presidente della Repubblica Cisalpina, cambiandole il nome in Repubblica Italiana. Fu sostituita anche la bandiera, che assunse la forma di un rettangolo rosso, contente un rombo bianco al cui interno vi era un quadrato verde. La bandiera rimase la stessa anche quando Napoleone fu nominato re d'Italia, ma ad essa venne aggiunta l'aquila napoleonica.
La bandiera diventò poi un simbolo dei moti liberali del '30 e del '48: infatti, durante la prima Guerra di Indipendenza fu disegnata una nuova bandiera italiana, che portava al centro lo Stemma Sabaudo, costituito da una croce bianca su sfondo rosso. Anche la Repubblica Romana possedeva un tricolore recante l'acronimo RR (Repubblica Romana ).
Si iniziò ad utilizzare il tricolore attuale dopo il Referendum del 18 giugno 1946 che decretò l'inizio della Repubblica Italiana. Venne anche stabilito un giorno (7 gennaio ) in cui celebrare la Festa del Tricolore.

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