giovedì 5 maggio 2011

Shaqiri M. - I delitti contro l'umanità

Diritti e Violazioni

Da Babilonia all'impero persiano, dagli antichi filosofi greci alla evoluta Roma, dall'Inghilterra medievale all'Europa rinascimentale per poi arrivare alla fine della Seconda guerra mondiale con il convegno dell'ONU del 1948, l'uomo ha capito di avere dei diritti inalienabili e per tale motivo ha lottato affinché venissero riconosciuti da tutti.
La Storia, però, ha mostrato in più occasioni che tali diritti possono essere violati, mostrandoci discriminazioni e "democidii" (ovvero, secondo il neologismo coniato da R.J. Rummel, gli assassini di persone o genti da parte di un governo) come le Crociate, l'Inquisizione e la caccia alle streghe, lo sterminio dei nativi americani, il commercio triangolare nell'Oceano Atlantico e la tratta degli schiavi che, presi in Africa, venivano trasportati in condizioni estreme in America, per sfruttarli nelle piantagioni. Gli schiavi, in quanto semplici ''mezzi da lavoro'', venivano classificati e venduti e prezzo differente a seconda della loro prestanza fisica.
Sul piano dell'ingiustizia sociale, invece, in Europa, con la Rivoluzione industriale, era richiesta una sempre più numerosa manodopera. Gli operai venivano però pagati miseramente e fatti lavorare 12-14 ore al giorno in condizioni pessime e senza alcuna sicurezza,sfruttando le donne e il lavoro dei minori, che venivano pagati meno ed utilizzati nei lavori di precisione.
Il processo storico ha poi ancora dimostrato come l'uomo cerchi sempre nuovi metodi di sterminio. Il XX secolo è stato definito infatti "il secolo dei genocidi" ed è in genere considerato come un periodo in cui la violenza e lo sterminio di massa raggiunsero livelli senza precedenti. Il caso più conosciuto è stato il genocidio di circa 6 milioni di Ebrei da parte dei tedeschi, detto anche Shoah, ovvero la deportazione nei campi di concentramento e il genocidio della popolazione ebraica d'Europa da parte dei nazisti.
Stesso metodo fu adottato da Stalin,. che deportò in Siberia, nei campi di concentramento, i Kulaki, la classe di contadini indipendenti della Russia che avevano grandi appezzamenti di terra, e attuò una carestia pianificata in Ucraina per eliminare la popolazione che si era ribellata (strage chiamata anche Holodomor).
Esistono poi altri casi di genocidio meno conosciuti: ad esempio, in Jugoslavia, in Istria e Dalmazia in Cambogia, in Ruanda e in Iraq.
In Jugoslavia, durante la seconda guerra mondiale, il regime fascista croato organizzò degli stermini delle altre etnie che causarono circa mezzo milione di morti. Come reazione, alla fine della guerra, in Istria e Dalmazia, i territori prima italiani assegnati dagli alleati a Tito, si ebbe la tragedia delle foibe, fosse carsiche dove furono gettati i civili di etnia italiana sterminati dalle truppe di Tito: un evento fino a tempi recenti trascurato dagli storici.
In Cambogia il Partito Comunista dei Khmer Rossi sterminò circa 2 milioni di persone ritenuti ribelli o traditori attraverso carestie, lavori forzati ed esecuzioni.
La strage del Ruanda è forse il peggior genocidio africano della storia: nel 1994 il gruppo etnico degli Hutu, che rappresenta circa l'85% della popolazione, al potere dal 1959, ha quasi sterminato la minoranza Tutsi, odiati perché, durante il dominio coloniale del Belgio, era stata affermata la loro supremazia sugli Hutu.
Fu un conflitto caratterizzato da violenze e stermini con armi bianche, in particolare il machete, e le vittime oscillano tra gli 800 mila morti e 1 milione.
In Iraq, invece, sotto il regime di Sadam Hussain fu avvitata una politica di sterminio della minoranza Curda.
Violazioni dei diritti dell'uomo non sono però soltanto le violenze e gli stermini di interi popoli, ma anche di singole persone, come ''le ragazze acidificate''cioè sfigurate in volto con l'utilizzo di acido, oppure le operazioni militari come lo ''scudo umano'', in cui l'esercito utilizza la popolazione civile come scudo per poi attaccare il nemico. Si tratta sempre di crimini contro l'umanità, che vengono puniti dalla Corte Penale Internazionale.
Questo tribunale è un ente indipendente con sede all'Aia, che può intervenire solo se e solo quando gli Stati non vogliono o non possono agire per punire crimini internazionali.
La CPI è in vigore dal 2002, ma si ebbero in passato dapprima i tribunali militari di Norimberga e di Tokyo, con cui si condannarono i dirigenti nazisti colpevoli di genocidio e circa 6 mila cittadini per abusi sui prigionieri di guerra. Successivamente furono istituiti dei Tribunali ad hoc per il caso del Ruanda e la ex-Jugoslavia.
Attualmente sono stati conclusi 4 casi e sono in fase di analisi 8 casi.
E' di grande importanza questo organo perché dovrebbe garantire una sicurezza in più e una giusta punizione riguardo a questi gravi crimini.

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