domenica 15 maggio 2011

Ecco il video vincitore!

3 commenti:

  1. Grazie! ho provato a pubblicarlo più volte, ma dopo averlo caricato non funzionava!

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  2. da A.Bajani, Youtube della terza età, "Il Sole 24 ore", 7/12/2008
    ... Si chiama «Banca della memoria» ed è un sito internet (www.bancadellamemoria.it) che archivia esperienze di vita raccontate nel formato della videointervista da donne e uomini nati prima del 1940. I quattro soci che hanno dato vita al progetto (Franco Nicola, Lorenzo Fenoglio, Valentina Vaio e Luca Novarino) si sono messi in viaggio e hanno attraversato l'Italia da Merano a Ragusa con una piccola videocamera digitale.

    Durante il viaggio hanno intervistato decine di anziani, li hanno invitati a parlare di sé, del loro passato, dell'Italia che non c'è più. Sono entrati nelle loro case, si son seduti nei loro tinelli, hanno montato la videocamera e poi hanno lasciato che gli intervistati parlassero a ruota libera, contrappuntando appena i ricordi con sollecitazioni, domande, richieste discrete di chiarimenti. Una volta finito il viaggio, le conversazioni sono state suddivise in brevi filmati, archiviati per argomenti e poi caricati sul sito. A oggi sono stati raccolti oltre nove mesi di memoria, e giorno dopo giorno l'approvigionamento prosegue, un po' grazie al lavoro della redazione, e un po' grazie ai filmati inviati dai frequentatori del sito per propria iniziativa mnemonica.

    È una sorta di «YouTube» della terza età, questa «Banca della memoria», una vendetta degli anziani nei confronti dell'esibizionismo tecnologico dei ragazzi. C'è una forma di nostalgia, nel vederli parlare, nell'osservarne gli abiti, nel tentare di indovinare le tappezzerie alle loro spalle, i tavoli spogli, un bicchiere e un piatto rovesciati ad asciugare accanto al lavello, il giradischi, la cravatta messa per l'intervista, gli occhi lanciati un po' in aria per ricordare e un po' in faccia agli intervistatori per vedere l'effetto che fa...

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  3. (continua)
    ... Per lo stesso motivo nell'idea di un istituto bancario che tiene in custodia la memoria c'è qualcosa di struggente e però anche molto di inquietante. Sono struggenti le storie, le facce delle persone che raccontano, la voglia di prendersi spazio. E però di fronte a ognuna di queste storie c'è la paura, che esattamente come i risparmi svaniscano, che non rimanga più nulla della memoria. Nelle parole di Tino Luparia, di Teresina Bruno e di tutti gli altri anziani che si sbracciano dal video c'è una specie di monito. È un monito, implicito e forse inconsapevole, a chi considera la vecchiaia un costo, un'età improduttiva. Ecco, forse mettendoli in banca, gli anziani inizieranno a produrre qualche utile. Staremo a vedere sul monitor che cosa ne sarà di loro. Ciondolando anche noi il bastone, confidando nei capricci del mercato.

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