Questioni principali:
·
Acquisto della baia di Assab (Eritrea): nel 1869 la compagnia di
navigazione Rubattino acquista il territorio per conto del regno d’Italia. La
baia viene acquistata in seguito dal Governo italiano (sotto la guida del primo
ministro Depretis) nel 1882.
·
Schiaffo di Tunisi: l’Italia aspirava a conquistare la città di
Tunisi e ciò costituiva un primo passo verso il colonialismo africano. Tuttavia
il Governo italiano si lascia sorprendere nel maggio 1881 quando i francesi
occupano la città rendendola un loro protettorato.
·
Guerra d'Eritrea: nel 1885 viene occupato il porto di Massaua e la
città di Asmara. Per questo motivo l’Etiopia, che controllava l’Eritrea,
reagisce attaccando l’Italia. L’esercito italiano riporta due clamorose
sconfitte nelle battaglie di Adua e Amba Alagi (1896). La guerra si conclude
con la stipulazione del Trattato di
Uccialli (1889) che sancisce l’appartenenza dell’Eritrea al regno d’Italia.
·
Conquista della Somalia e della Libia: dopo la Conferenza di
Berlino (1884), la Somalia viene spartita nel seguente modo: l’Italia occupa la
parte meridionale, il Regno Unito la parte centrale e la Francia la parte
settentrionale. Per quanto riguarda la Libia il primo ministro Giolitti, dopo
una serie di accordi con il Regno Unito e la Francia, dichiara guerra
all’impero ottomano nel 1911 occupando i territori della Cirenaica e della
Tripolitania.
·
Colonialismo durante il Fascismo: la politica coloniale italiana ha
il suo culmine durante il ventennio fascista: viene consolidata la presenza
italiana in Libia e completata la conquista della Somalia. Si stipula un patto
d’amicizia tra Italia ed Etiopia.
·
Guerra d'Etiopia: nel 1935 scoppia la guerra a causa di un
incidente verificatosi presso una frontiera somala appartenente al dominio
italiano. Mussolini giustifica la guerra dicendo di voler vendicare la
sconfitta di Adua, subita dall’Italia alla fine del secolo precedente. Il
conflitto si conclude nel 1936 con la proclamazione dell’Impero italiano
d’Etiopia.
·
Ragioni sociali del colonialismo italiano: le motivazioni
principali del colonialismo italiano non furono economiche ma sociopolitiche.
Infatti soprattutto nel meridione, verso la fine dell'Ottocento, c'era un
notevole eccesso di manodopera che era possibile impiegare nell'emigrazione
coloniale. Ciò avrebbe risolto numerosi problemi sociali soprattutto per quanto
riguardava la questione meridionale. Per questo motivo l'imperialismo italiano
era appoggiato da Crispi e dai meridionalisti liberali. Pertanto, lo storico
Giampiero Carocci ritiene più appropriato parlare di socialimperialismo italiano.
·
Immigrazione italiana verso l'Africa: tra il 1876 e la prima guerra
mondiale, milioni di italiani emigrarono all'estero per sfuggire alla povertà. Tra
questi parecchie migliaia ebbero come meta l'Africa. L'immigrazione verso
l'Africa non fu rivolta solo verso le colonie italiane, ma anche verso altri
paesi del Maghreb ed in Tunisia.
Cronologia
1869 Trattato del primo ministro Menabrea
per l'acquisto della baia di Assab (Eritrea);
Acquisto della baia di Assab da
parte della società di navigazione Rubattino;
1881 Schiaffo di Tunisi (la città diventa
un protettorato francese);
1882 Il Governo italiano acquista la baia
di Assab dalla società Rubattino;
1885 Inizio guerra d'Eritrea;
1889 Accordo di pace: trattato di
Uccialli (l'Eritrea diventa un protettorato italiano);
1890 L'Eritrea diventa ufficialmente
colonia italiana;
1892 Nasce la Somalia italiana;
1911 Inizio guerra libica;
1912 Vittoria italiana: annessione della
Libia all'Italia;
1928 Patto d'amicizia tra Italia ed
Etiopia;
1934 Incidente in un presidio italiano
presso la frontiera somala (casus belli);
1935 Inizio guerra d'Etiopia;
1936 Vittoria italiana: annessione
dell'Etiopia all'Italia.
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